Finalmente una donna alla guida del Governo Italiano: ecco ora cosa ci aspettiamo

E così, nell’Anno del Signore 2022, l’Italia ha finalmente trovato il coraggio di scegliere una donna come Capo del proprio Governo.

Giorgia Meloni è la trionfatrice dell’ultima tornata elettorale, ma chiaramente, essendo Donne A Sud un’associazione apolitica e apartitica, non ci interessa analizzare i dati venuti fuori dalle urne.

Quello che ci preme evidenziare è, semmai, il risultato storico di un Paese che non ha mai avuto una Premier donna, come del resto non ha mai avuto una Presidente della Repubblica donna. Ci siamo andate vicino l’ultima volta, ma tutto si è poi concluso con un nulla di fatto e la rielezione di Sergio Mattarella. Questa volta, invece, la rivoluzione c’è stata. Unica donna tra una sfilza di uomini in giacca e cravatta, Giorgia Meloni ha sbaragliato tutti e si è presa Palazzo Chigi.

Certo, fa riflettere e discutere il fatto che tale rivoluzione sia partita dalle fila del partito più di destra che la politica italiana esprima in questo momento, e in molti si chiedono che fine abbiano fatto quelli che si sono sempre professati progressisti e innovatori. E’ da loro che ci si sarebbe aspettati, più che altro, un simile passo in avanti.

Ad ogni modo, il dibattito è più acceso che mai, soprattutto tra le associazioni che si battono per il riconoscimento e il mantenimento di diritti relativi ad aborto, matrimoni tra persone dello stesso sesso, adozioni da parte di coppie non etero ed immigrazione. La maggior parte di esse ha già deciso di passare all’attacco, senza nemmeno concedere il beneficio del dubbio, certe che nulla di buono potrà mai venire da un esponente politico, uomo o donna che sia, che ha sempre professato ideali fortemente conservatori.

Altre hanno deciso di assumere una linea più morbida e attendista, e noi vogliamo essere tra queste. Il nostro augurio è che l’essere guidate da una donna possa fare per le donne una reale differenza. Confidiamo nel fatto che finalmente le donne possano avere più voce in capitolo, che sui luoghi di lavoro possano essere pagate esattamente come il collega uomo, e che per tutti possano aprirsi le stesse porte e delinearsi le medesime opportunità, senza differenze legate al sesso. Confidiamo in politiche reali a sostegno delle famiglie, affinchè le donne non siano più costrette a scegliere tra il lavoro e il mettere al mondo dei figli. Ci aspettiamo che il fatto di avere una donna Premier rappresenti una “chiamata alle armi” per tutte le donne che, scoraggiate e demotivate, hanno rinunciato a fare politica e ad ambire ai posti di potere. Ci aspettiamo maggiore tutela per le donne vittime di violenza. Auspichiamo, inoltre, che, tra le mille cose da fare, possa riuscire a creare un’apposita agenda nella quale inserire tutte le tematiche e le problematiche inerenti l’universo femminile, per arrivare ad una reale parità di genere.

Non ci aspettiamo, invece, che diritti acquisiti da decenni, e non senza sacrifici, vengano rimessi in discussione: questo no. Non vogliamo essere disfattiste e pessimiste come la giornalista e scrittrice Jennifer Guerra, che afferma di aspettarsi un’accelerazione di “quella quotidiana erosione dei diritti, delle opportunità e dei desideri che sperimentavamo da tempo” perché nulla di diverso ci si può aspettare “da una leader politica che si è proposta anzitutto come donna, madre, cristiana, italiana”.

Di sicuro c’è che vigileremo, ma questo lo faremmo in ogni caso. E di sicuro, se qualcosa non dovesse convincerci o piacerci, ci faremo sentire: ma anche questo lo faremmo in ogni caso.

Buon lavoro alla Capa di Governo, si, capa! Capa dura, capa tosta. Capa, finalmente.

L’Italia ha un bisogno disperato di una guida saggia e autorevole, in grado di garantire stabilità, ma coraggiosa al punto da avviare una reale stagione di riforme. Che sia una donna a fare la differenza, e ad insegnare a tanti uomini come si governa una Nazione! Per i giudizi ci sarà tempo, e quando arriveranno saranno giudizi, per l’appunto. Non pregiudizi, alias giudizi prematuri espressi solo sulla base di una opinione personale.

 

Valentina Frasca – Giornalista

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