“Non è per me, è per un’amica”: ecco la nuova rubrica di Donne a Sud dedicata alle FAQ

Inauguriamo oggi una nuova rubrica dal titolo “Non è per me, è per un’amica”. 

Questo è quello che frequentemente dicono le donne che telefonano, in anonimato, al Centro ascolto di Donne a Sud quando pongono alle nostre operatrici domande che hanno bisogno di risposte chiare, che rassicurino chi è sottoposta a pressioni e/o a minacce. In questa sezione, saranno raccolti alcuni dei quesiti più comuni che vengono rivolti agli esperti sui vari aspetti riguardanti la violenza, tra i quali puoi trovare risposta alle domande che anche tu ti sei fatta. 

Dopo una prima consulenza legale o psicologica, ho l’obbligo di procedere con azioni legali o percorsi psicoterapici?

No. La nostra attività si basa sulla tua libera scelta e sulla tua esclusiva volontà di intraprendere con noi un percorso personalizzato, che ti possa permettere di uscire dalla situazione di disagio – temporanea o meno – in cui ti puoi trovare. 

Il fenomeno della violenza di genere è legato a disagio economico culturale e sociale?

No. La violenza contro le donne colpisce in modo indiscriminato senza alcuna distinzione economica, culturale o di estrazione sociale: persone appartenenti a tutti i ceti sociali, con o senza problemi economici.

Che fare in situazioni di minaccia grave e di imminente pericolo?

Chiama il 112 o il 113, numeri di pronto intervento; se possibile, allontanati dal luogo dove è presente la minaccia e cerca rifugio presso vicini, parenti o persone che ti possono essere d’aiuto e attendi l’arrivo della squadra di pronto intervento. Se ci sono minori, portali via con te; se non fosse possibile, avverti subito le Autorità del pericolo che corrono e dove si trovano.

Se subisco violenze o minacce, come posso evitare di trovarmi in situazioni di grave pericolo?

Tieni sempre con te il telefono, avverti parenti e vicini della situazione in cui ti trovi che chiamino le Autorità se sospettano un pericolo. Prepara una borsa con i tuoi effetti personali, nel caso in cui fosse necessario allontanarsi in emergenza.

Se mi allontano dall’abitazione familiare con i miei figli posso essere accusata di sottrazione di minori?

No, perché hai agito in una situazione di violenza e/o di rischio a tutela dell’incolumità dei minori, ma devi comunicarlo subito alle Forze dell’Ordine.

 

Avv. Rossana Caudullo

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