Ambra, Wanda e gli uomini che non sanno dire che è finita

Wanda Nara e Ambra Angiolini: alzi la mano chi non ha letto delle vicende amorose di queste due donne, così diverse fra loro, nelle ultime settimane.

Incredibilmente differenti nell’aspetto e nella carriera, sono (ri)finite sotto i riflettori nel medesimo periodo per una vicenda personale molto simile, ossia, ma il condizionale è d’obbligo, per un tradimento del compagno/marito che ha causato la fine dell’unione (di un matrimonio con due figli, nel caso della prima).

Una doppia telenovela che ha catalizzato l’attenzione dei lettori più “gossippari” in questo primo stralcio d’autunno e che, nel loro essere simili, non potevano avere gestione mediatica più diversa. La fine di un amore, si sa, è uno dei momenti più delicati e intimi nella vita di una persona, ma, in questo colossale Grande Fratello che è la società attuale, i confini del privato sono sempre più sottili, e loro, “le dive”, finiscono per essere uguali a tutte noi, alle prese con la cancellazione dei post e delle foto che ci ritraggono belle e felici insieme a lui.

A dire il vero, se non fosse stato per il clamore suscitato dall’inopportuna consegna del tapiro alla Angiolini, probabilmente la fine della sua relazione con l’allenatore Massimiliano Allegri, durata 4 anni, sarebbe passata sotto silenzio o quasi. La discrezione e il garbo dell’attrice, lanciata dal programma cult degli anni ’90 Non è la Rai, avevamo già avuto modo di conoscerli quando era arrivato al capolinea il suo matrimonio con Francesco Renga. In silenzio, pare che lei abbia provato a ricucire lo strappo con il coach, ma poi è arrivato Valerio Staffelli a rovinare tutto, con il suo accanimento non solo contro la vittima ma, simbolicamente, contro chiunque stia provando a rialzarsi dopo essere stato tradito.

Silenzio e rispetto. Ecco quello di cui un po’ tutti avremmo bisogno in questo mondo sempre più social, sempre più patinato, sempre più urlato ed esasperato. Resta la delicatezza di una donna che ci insegna, con classe ed eleganza, che «esiste per tutti il giorno zero, un momento in cui non si vince, non si perde, ma si riparte. È un momento in cui non si vince, non si perde, ma si riparte. Si chiama Giorno Zero perchè quello che segue lo zero è sempre un inizio. E negli inizi non si conosce sconfitta».

E se per Ambra si è sollevata quella che lei stessa ha definito “un’onda d’amore”, lo stesso non si può dire per la “tragedia” simile che avveniva, negli stessi giorni, in quel di Parigi dove lui, Mauro Icardi, pare abbia tradito lei, Wanda Nara. I due sono sposati, anzi, lo erano, dal 2014, e qui casca l’asino, perché lei prima era la moglie di un altro calciatore, Maxi Lopez, da cui ha avuto tre figli e che ha tradito proprio con Icardi. Ecco, quindi, che, anni luce dal moto di solidarietà verso Ambra Angiolini, un’onda di critiche e “ben ti sta” ha travolto la bella Wanda. Al grido di “Chi la fa l’aspetti” e “il karma esiste”, a migliaia si sono riversati sul profilo Instagram della Nara, che ha scelto proprio il popolare social per annunciare che c’era «Un’altra famiglia rovinata»…e giù insulti al terzo elemento del triangolo amoroso, “colpevole” di averle soffiato il marito, come se costui, poverino, non avesse capacità di discernimento. Qualcuno, probabilmente, avrebbe dovuto spiegarle che, come si dice dalle nostre parti, “la porta si apre sempre dall’interno”.

Cosa ci insegna questa doppia telenovela? Oltre a delineare due figure femminili completamente diverse, fa emergere un uso altrettanto differente dei social. Da un lato la delicatezza di Ambra e di sua figlia, Jolanda Renga, quasi commovente nel difendere la madre su Instagram, dall’altro l’uso “di pancia”, diciamo così, della Nara sullo stesso social. Molto più vicina a noi, piccole Bridget Jones con l’animo da Jane Nichols e l’embolo pronto a partire. Storie simili, registri linguistici diversi, gestione diversa del dramma familiare e, di conseguenza, reazioni diverse del pubblico. Donne totalmente differenti, ma comunque capaci di reagire a modo loro e prendere una posizione.

Sullo sfondo, resta l’ombra di due figure maschili deludenti allo stesso modo, irrispettose non solo della compagna ma anche dei momenti vissuti insieme. In un mondo pieno di uomini che faticano ad accettare la fine di una relazione, ecco l’altra faccia della medaglia: uomini che preferiscono tradire, solo perché non hanno il coraggio di dire che è finita.

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