Franca Viola, il coraggio del primo no

Franca Viola fu la prima donna a rifiutare il matrimonio riparatore dopo essere stata rapita e stuprata. La sua storia ha cambiato le coscienze e il codice penale.

di Giorgio Stracquadanio

Franca Viola, siciliana di Alcamo, è  la prima donna  che rifiuta il “matrimonio riparatore” dopo uno stupro, il primo esempio in Italia di emancipazione femminile. Siamo  nel 1965 Franca è una ragazza siciliana di diciassette anni che ha rotto il fidanzamento con Filippo Melodia, un giovane malavitoso parente del boss mafioso di Alcamo. La famiglia di Viola a seguito della rottura del rapporto tra i due giovani  subisce diverse minacce, che però non sortiscono nessun ripensamento da parte di Viola.  Il suo ex non accetta il rifiuto,  rapisce la ragazza, la stupra  e poi  pretende di sposarla per evitare il carcere. Infatti,  una persona colpevole di stupro poteva evitare di andare in prigione se sposava chi aveva violentato. Questo era quello che sperava di fare Filippo Melodia perché bisogna ricordare che fino al 1981 nel codice penale italiano vi era l’articolo 544  che  recitava:”Per i delitti preveduti dal capo primo e dall’articolo 530, il matrimonio, che l’autore del reato contragga con la persona offesa, estingue il reato, anche riguardo a coloro che sono concorsi nel reato medesimo; e, se vi è stata condanna, ne cessano l’esecuzione e gli effetti penali”. All’epoca il reato di stupro non era considerato un delitto contro la persona ma contro “la moralità pubblica” e quindi il matrimonio cancellava ogni “offesa subita”. La giovane Franca, contro ogni principio del tempo, rifiutò il matrimonio riparatore e per questo Filippo Melodia fu arrestato e processato. La storia, per la forza di riscatto che richiamava era diventata nota a livello nazionale e venne raccontata da diversi quotidiani. Durante il processo gli avvocati di Melodia provarono a screditare Franca, dicendo che la giovane era consenziente alla “fuitina” ma l’ex fidanzato fu comunque condannato a dieci anni di carcere. Melodia fu ucciso nel 1978, due anni dopo essere uscito dal carcere; Franca Viola invece si sposò con Giuseppe Ruisi nel 1968, dal matrimonio nacquero due figli e vive tutt’oggi ad Alcamo.
L’8 marzo del 2014  la Signora Viola è stata insignita  dal Presidente della Repubblica con l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con la motivazione: “Per il coraggioso gesto di rifiuto del matrimonio riparatore che ha segnato una tappa fondamentale nella storia dell’emancipazione delle donne nel nostro Paese
“Non fu un gesto coraggioso. Ho fatto solo quello che mi sentivo di fare, come farebbe oggi una qualsiasi ragazza: ho ascoltato il mio cuore, il resto è venuto da sé. Oggi consiglio ai giovani di seguire i loro sentimenti; non è difficile. Io l’ho fatto in una Sicilia molto diversa; loro possono farlo guardando semplicemente nei loro cuori.”

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