Il Senato spagnolo verso l’approvazione di una nuova legge sulla violenza sessuale

Il Senato spagnolo sta approvando una nuova legge sulla violenza sessuale: la vittima non dovrà più provare di aver subito violenza. Il nome della norma sarà: “Solo sì significa sì”.

La nuova legge si baserà sul consenso affermativo, per cui la vittima non dovrà più provare di aver subito violenza, ma sarà solo l’esplicita presenza del suo consenso a dirimere lo stupro da un rapporto consensuale. Come è scritto nel testo della legge, “il consenso si intende solo quando è stato liberamente espresso, attraverso atti che, date le circostanze del caso, esprimano chiaramente la volontà della persona”. Inoltre, “silenzio o passività non significano necessariamente consenso”.

La legge arriva dopo una controversa sentenza per cinque giovani uomini (tra cui un poliziotto) coinvolti in uno stupro di gruppo a Pamplona, durante i festeggiamenti di San Fermín. Ai cinque, noti come la banda della “manada”, non era stato riconosciuto il reato di aggressione sessuale perché la vittima non avrebbe opposto resistenza. Come se non bastasse, la Corte provinciale di Navarra ne ordinò la libertà provvisoria fino al verdetto finale, con un riscatto di soli 6000 euro. Solo dopo numerose proteste da parte della popolazione e di diversi esponenti politici, la Corte Suprema li condannò per aggressione sessuale a 15 anni di carcere, poco prima che due di loro fuggissero all’estero.

La nuova norma può essere considerata una vera e propria riforma sulla violenza sessuale: oltre all’introduzione del consenso affermativo, ha anche eliminato la precedente distinzione tra abuso sessuale, considerato un reato meno grave, e aggressione sessuale. Ora per la giustizia spagnola qualsiasi atto sessuale senza consenso si può configurare come violenza.

E in Italia questo quando accadrà quante altre donne dobbiamo vedere vittimizzate due volte ,la prima dai loro aguzzini l’altra da una procedura che prevede a garanzia del reo, che la donna provi i fatti e si sottoponga ad un interrogatorio stressante e spesso umiliante su come si siano svolti i fatti.

Se abbia o meno sollecitato gli appetiti dello stupratore ,con gesti abbigliamento, o peggio se non si sia opposta alla violenza. Quando non opporsi non significa volere significa cercare di  evitare il peggio, perchè magari si à sotto la minaccia della vita o perché si è paralizzate dalla paura.

 

Avv. Simona Cultrera

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