Rosso Natale misto a rosso sangue: troppe donne uccise, anche durante le feste

Rosso Natale misto a rosso sangue. Il periodo delle festività natalizie, il momento dell’anno per eccellenza in cui le famiglie si riuniscono, accentuando sensazioni e sentimenti, sul fronte delle violenze domestiche non è diverso da altri periodi meno solenni ed importanti, anzi. Anche sotto l’albero gli uomini uccidono, massacrano senza pietà, e fa decisamente poca differenza la presenza di eventuali figli. Nel dicembre 2022, stando ai dati ufficiali riportati da femminicidioitalia.info, sono state assassinate 5 donne, due in Sicilia. La triste conta inizia martedì 6, quando Cinzia Luison, 60 anni, viene uccisa dal marito Giuseppe Pitteri, a San Stino di Livenza, in provincia di Venezia. Giovedì 15 è la volta di Giovanna Bonsignore, 46 anni, uccisa dall’ex compagno Salvatore Patinella, 41 anni, a Villabate, in provincia di Palermo.‍ L’uomo si è poi tolto la vita. Giovanna Frino, 44 anni, è stata uccisa dal marito Antonio Di Lella ad Apricena, in provincia di Foggia. Eliana Maiori Caratella, 41 anni, è morta per mano del compagno Giovanni Carbone la mattina del 19 dicembre, a Miglianico, in provincia di Chieti.‍ Infine, la vigilia di Natale, è caduta sotto le coltellate del marito dal quale si stava separando la 29enne Maria Amatuzzo.

Il dramma si è consumato nell’abitazione dell’uomo, Ernesto Favara, 63 anni, a Marinella di Selinunte, frazione marinara di Castelvetrano, in provincia di Trapani.‍‍ I due si erano sposati quattro anni prima, e dalla loro unione erano nati due gemellini. Nell’interrogatorio di garanzia, Favara ha raccontato di aver avuto una discussione con la moglie in casa, durante la quale lei avrebbe ribadito la volontà di andarsene per sempre. Da lì una scarica di fendenti che non le ha lasciato scampo. Stessa sorte è toccata a Giovanna Bonsignore, che conviveva dal 2015 con quello che poi è diventato il suo aguzzino. Volontaria dell’associazione Archè e madre di una figlia di 15 anni, è stata uccisa a colpi di bisturi. La donna era molto conosciuta a Villabate, era stata anche candidata al consiglio comunale e non aveva mai denunciato Salvatore Patinella, che ha anche pubblicato un post sui social in cui si scusava per il gesto commesso, prima di farla finita.

Donne diverse, con storie e vissuti diversi ma una drammatica fine comune. La stessa atroce ed ingiusta fine che a gennaio hanno già fatto 4 donne. Le feste non erano ancora neanche finite quando la vita di Giulia Donato, 23 anni appena, è stata stroncata dall’ex compagno Andrea Incorvaia, 32 anni, a Pontedecimo, quartiere periferico di Genova, nel tardo pomeriggio del 4 gennaio. Anche in questo caso si è trattato di un omicidio – suicidio e Andrea, guardia giurata, ha usato la propria pistola d’ordinanza. Venerdì 13 Martina Scialdone, 34 anni, è stata uccisa a Roma, raggiunta da un colpo di pistola sparato dall’ex compagno Costantino Bonaiuti. Altri due casi omicidio – suicidio il 14 e il 15 gennaio. Nel primo, i corpi senza vita di Oriana Brunelli, 70 anni, e Vittorio Cappuccini, 82 anni, sono stati trovati in un parcheggio di Bellaria Igea Marina, in provincia di Rimini. L’età dei due è la chiara dimostrazione del fatto che siamo di fronte ad un fenomeno che non conosce età, ceto sociale, razza o religione. Il giorno successivo, Teresa Di Tondo, 44 anni, e suo marito Massimo Petrelli, 52 anni, sono stati trovati nell’abitazione in cui risiedevano alla periferia di Trani.

E’ una conta drammatica, senza fine, che ci rattrista e ci addolora, ma che riteniamo doverosa perché dietro ognuna di queste tragedie ci sono famiglie spezzate, vite interrotte, figli rimasti senza genitori e donne piene di vita trascinate nel più buio e profondo degli abissi da uomini che dicevano di amarle, senza neanche sapere di cosa stessero parlando. Perché l’amore non uccide, mai.

Se sei vittima di violenza, chiedi aiuto. Contatta le forze dell’ordine o il centro antiviolenza più vicino, non avere paura. Donne a Sud è con te!

 

Valentina Frasca – Giornalista

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